Finalmente ce l'ho fatta: due mesi di ansiose aspettative, un mattino che promette gran poco di buono, un pomeriggio-sera di pioggia varia, da sottile acquerugiola a diluvio torrenziale e finalmente il momento è giunto. Non so più se sono bagnato per l'umidità che ristagna sotto la cerata o per la pioggia che ho preso prima di infilarmela, ma a questo punto non importa più: ha smesso di piovere e sta per iniziare il suo concerto: Leonard Cohen, uno dei miti della mia giovinezza farà il suo ingresso sul palco con la sua band di fuoriclasse. Si spengono le luci delle Procuratie e la magia comincia. Poco importa che il concerto l'abbia già visto in DVD, l'emozione di esserci è grande, mi dimentico dell'umidità, della fame, del cielo ancora minaccioso (a vuoto, per fortuna). Grazie mister Cohen, shalom. Grazie Luca.
Esternazioni demenziali, immagini da posti lontani laggiù laggiù e anche da dietro l'angolo, borbottii vari.
Cerca nel blog
martedì 4 agosto 2009
sabato 1 agosto 2009
Jimei, cittadina sulla terraferma cinese a nord di Xiamen, sede di accademie militari dove, tra condomini ed esempi di bruttura architettonica semimoderna compare, a volte, qualche vecchio tetto a pagoda. Degno di nota il bar Take Five, nella via del mercato, di cui vedete qui sotto la scala di accesso. Una balconata con tavolini esterni riparati garantisce una buona visuale sulla zona sottostante.
Una passerella di legno lungo la spiaggia di Xiamen (China). In questa regione i Cinesi sono piuttosto "schizzinosi" nei confronti del mare. Relativamente pochi si recano in spiaggia, e la maggioranza di questi lo fa completamente vestita, a volte anche con il parasole, pochissimi fanno il bagno in mare, che se pure un po' fangoso non è certo da disprezzare viste temperatura e umidità dell'aria.
Iscriviti a:
Post (Atom)