Finalmente ce l'ho fatta: due mesi di ansiose aspettative, un mattino che promette gran poco di buono, un pomeriggio-sera di pioggia varia, da sottile acquerugiola a diluvio torrenziale e finalmente il momento è giunto. Non so più se sono bagnato per l'umidità che ristagna sotto la cerata o per la pioggia che ho preso prima di infilarmela, ma a questo punto non importa più: ha smesso di piovere e sta per iniziare il suo concerto: Leonard Cohen, uno dei miti della mia giovinezza farà il suo ingresso sul palco con la sua band di fuoriclasse. Si spengono le luci delle Procuratie e la magia comincia. Poco importa che il concerto l'abbia già visto in DVD, l'emozione di esserci è grande, mi dimentico dell'umidità, della fame, del cielo ancora minaccioso (a vuoto, per fortuna). Grazie mister Cohen, shalom. Grazie Luca.
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